Iguana

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L’iguana verde, detta anche iguana comune o iguana dai tubercoli è un rettile vegetariano molto antico, la cui corretta gestione in cattività è molto complessa. Può raggiungere dimensioni molto considerevoli, non deve trarre in inganno la modica dimensione della maggior parte dei soggetti al momento dell’acquisto, venduti baby sono lunghi appena 30 cm per 20 grammi di peso. Tali soggetti infatti crescendo arrivano a misurare anche più di 1,5 metri per 3 kg di peso e di conseguenza richiedono spazi e accortezze notevolmente maggiori rispetto a quelle preventivate all’acquisto.

 

Sono caratterizzati da una grossa testa con numerosi tubercoli dorsalmente alla membrana timpanica. Sotto la mandibola è presente un’ampia giogaia, mentre lungo il dorso una lunga cresta che si estende fino alla coda, che raggiunge il 60% della lunghezza del soggetto. La colorazione è verde più intensa nelle femmine, più tendente al grigio nel maschio, in cui può tendere anche all’arancione nell’adulto durante il periodo riproduttivo.

 

Per determinare il sesso ci sono diversi metodi: Sul lato interno delle cosce sono presenti alcune protuberanze disposte linearmente, dette pori femorali, molto evidenti nei maschi e meno nelle femmine; la presenza o assenza degli emipeni, nel maschio evidenti come due protuberanze a livello cloacale; le dimensioni (maggiori nei maschi); cresta e giogaia più sviluppate nel maschio; mandibola con angolo molto accentuato nei maschi.

In natura

E’ un sauro arboricolo che vive nelle regioni sub-tropicali americane, in prossimità di fiumi e foreste. Utilizza la coda per bilanciarsi nel movimento tra i rami, ma è anche un ottimo nuotatore. L’alimentazione è vegetariana, si ciba di una gran varietà di vegetali e fiori, in minima parte anche di frutta.

 

Il clima è pertanto umido con temperatura sui 25°C medi annui, che non scende mai sotto i 20°C.

 

Sono animali diurni, solitari e territoriali: necessitano pertanto di una buona dose di raggi solari, possono diventare molto aggressivi verso altri soggetti se invadono il loro territorio, arrivando anche a mordersi e graffiarsi gravemente. Segnali di un atteggiamento aggressivo sono: bocca tenuta aperta, sibili, movimenti ritmici della testa, distensione della giogaia. Per difendersi adoperano la coda, utilizzata come una frusta con molta precisione.

 

Le dimensioni sono maggiori rispetto ai soggetti mantenuti in cattività, possono superare i 2,5 metri e gli 8 kg di peso.

In cattività

Come abbiamo accennato la decisione di acquistare un’iguana deve essere attentamente ponderata, sono infatti soggetti molto piccoli al momento dell’acquisto, il che può trarre in inganno, ma che crescono molto, richiedendo pertanto spazi molto maggiori rispetto a quanto preventivato all’inizio.

 

Sono anche soggetti molto longevi che, se mantenuti in condizioni ottimali, arrivano a superare anche i 20 anni, la decisone deve pertanto essere oltre che oculata anche di prospettiva. La maggior parte dei soggetti giovani infatti muore precocemente per errori gestionali. E’ fondamentale pertanto attrezzarsi di tutti gli strumenti e le conoscenze necessari prima di acquistare un’iguana.

 

Dato il carattere solitario si consiglia vivamente di acquistare un solo soggetto, più individui nello stesso terrario possono infliggersi gravi ferite.

 

- Terrario: Il materiale migliore è il vetro o il plexiglas. Le dimensioni variano col variare delle dimensioni. Si può tenere valida la regola: alto 1,5 volte la lunghezza dell’iguana, ampio 2-2,5 volte e profondo 2,5. Con la crescita del soggetto è evidente che risulta sempre più difficile reperire terrari di dimensioni tanto grandi, per cui può risultare più comodo mettere a disposizione una stanza apposita. Devono essere presenti due griglie di aerazione coperte da rete metallica, una in alto e una in basso, per consentire un ricircolo d’aria costante.

 

Non è consigliabile lasciare l’iguana libera per casa per compensare scarse dimensioni di terrario, le condizioni termiche e di umidità delle normali abitazioni sono infatti totalmente inadeguate per questi rettili.

 

- Fondo: Il migliore è rappresentato da fogli di giornale, anche se esteticamente non è il massimo, è la soluzione più igienica ed economica, da sostituire quotidianamente. Altre possibilità sono pezzi di moquette o erba finta che possono essere lavati e riutilizzati.

 

- Arredamento: Deve essere presente nel terrario un ramo o una tavola in legno di dimensioni adeguate alla grandezza dell’animale e ben fissate, in cui l’iguana possa arrampicarsi e poter sostare più vicino alla fonte di calore, non dimentichiamo che è un animale arboricolo, con la necessità di arrampicarsi. Una vasca d’acqua deve essere presente sul fondo, le dimensioni devono consentire all’iguana di immergersi completamente, la sua temperatura deve essere sui 30° e va cambiata quotidianamente.

 

La vegetazione è fondamentale, si suggerisce però di ricorrere a piante finte in quanto quelle vere verrebbero rapidamente mangiate dall’iguana. In alternativa piante vere vanno poste in zone del terrario irraggiungibili dall’iguana, ovviamente vanno evitate piante tossiche, si suggerisce di utilizzare il Potos o la Sansevieria.

 

Una ciotola per il cibo deve essere ampia 2-3 volte la grandezza della testa.

 

 

- Riscaldamento: come tutti i rettili è un organismo ectotermo, ossia ha bisogno di una fonte di calore per regolare la sua temperatura corporea. All’interno del terrario deve essere presente un gradiente termico sia orizzontale che verticale, ossia zone a differente temperatura. La zona calda, quella sotto la fonte di calore, deve essere tra 36-39°C durante il giorno. La fonte di calore deve essere posta in alto, in modo tale che l’animale possa scaldarsi al bisogno in un punto elevato del terrario, ma a non meno di 20 cm di distanza dall’animale, in caso di contatto con la lampada il rischio è di gravi ustioni. Di notte non è indispensabile fornire un punto caldo, ma la temperatura deve essere tra 23-26°C. La lampada riscaldante può essere una lampada a infrarossi per rettili o una lampada di ceramica. La potenza e la distanza di queste devono essere calcolate in base alle dimensioni e disposizioni interne al terrario, si può utilizzare a tal fine un normale termometro. Se si possiede un grosso terrario o un’intera stanza può risultare necessario utilizzare più di una lampada riscaldante o ricorrere in aggiunta a materassini riscaldanti da porre però al di fuori del terrario, magari per regolare anche la temperatura della vasca dell’acqua. Evitate assolutamente le pietre riscaldanti, le temperature che raggiungono, unite al contatto diretto del rettile, possono provocare anche gravi ustioni.

 

 

- Raggi ultravioletti: Per le iguane, come per gli altri rettili è fondamentale fornire sia raggi UVB che UVA, i primi svolgono un’azione fondamentale a livello cutaneo, consentendo la sintesi di vitamina D, importante per il corretto sviluppo osseo. Un deficit di tale vitamina può provocare gravi disturbi ossei e anche il decesso. Rispetto ad altri rettili le iguane sintetizzano tale vitamina solo tramite l’azione dei raggi UVB, mentre l’assunzione con la dieta è minima, è pertanto fondamentale dotarsi di una lampada UVB.

 

I raggi UVA hanno più una funzione psicologica, ossia consentono all’iguana di vedere l’intero spettro di colori (più ampio del nostro), i colori percepiti dal rettile saranno più vividi, compresi i colori del cibo, rendendolo più appetibile.

 

Le modalità di assunzione di radiazione UVB sono la luce diretta del sole e le lampade UVB (che emettono un parte anche di raggi UVA). La prima è sicuramente la migliore, ma va preso in considerazione che il vetro e il plexiglas di cui è costituito il terrario schermano i raggi UVB, inoltre lasciare il terrario esposto al sole rischia di essere oltre che inutile dannoso, in quanto il rischio di surriscaldamento anche mortale è alto. Occorre quindi ripiegare sulle lampade UVB, meno pratiche ed economiche, ma nettamente più efficaci e sicure.

 

Tali lampade non vanno confuse con lampade a raggi UVA o con semplici lampade riscaldanti. Le migliori sono le lampade al 5% di emissione da porre in alto nel terrario accanto alla lampada riscaldante, lo scopo è mimare l’azione del sole (riscaldante ed emettitrice di raggi UVB e UVA), ovviamente tra la lampada e il rettile non va posto vetro o plexiglas, che annullerebbe l’effetto, la distanza non deve essere superiore a 30-40 cm. Queste lampade perdono di efficacia col tempo e vanno pertanto sostituite ogni 6-12 mesi.

 

 

- Fotoperiodo: E’ il rapporto tra ore di luce e di buio. Deve essere di 14 ore di luce e le restanti di buio totale, il che significa che il terrario non va posto in zone della casa illuminate anche solo indirettamente da altre fonti di luce. Durante le ore di buio il terrario va comunque riscaldato, mentre le lampade UVB vanno spente.

 

- Umidità: Essendo l’iguana originaria di zone sub-tropicali avrebbe bisogno di livelli di umidità superiori al 90%, livelli troppo bassi possono provocare infatti problemi a reni e cute. Risulta fondamentale dotarsi di un igrometro per misurare il tasso di umidità. Per alzare il livello di umidità si possono utilizzare degli apposti umidificatori o si può spruzzare di frequente manualmente l’acqua nel terrario con degli spruzzini, in alternativa anche porre un materassino riscaldante sotto la vasca dell’acqua per permetterne in parte l’evaporazione.

Alimentazione

 

 

 

 

Altro tasto dolente nella gestione delle iguane è la corretta alimentazione. Le iguane in natura sono esclusivamente vegetariane, cibandosi di vegetali, frutta e fiori della flora tropicale centro-americana. Rispetto ad altri rettili non è facile impostare un’alimentazione che rispecchi fedelmente quella naturale, in quanto tante di quelle piante non sono presenti alle nostre latitudini e le diete commerciali non sono sufficienti. Al momento anche in campo scientifico non esiste unità di vedute, ad oggi si consiglia di impiegare al 90% della razione quotidiana una dieta casalinga costituita da un mix di vegetali e per il restante 10% diete commerciali pronte.

 

Le verdure devono essere scelte tra quelle con il più alto contenuto di calcio e il maggior rapporto Calcio/Fosforo. Devono essere anche il più varie possibili in modo tale che eventuali sostanze tossiche presenti in un alimento non siano in quantità troppo elevata sull’intera dieta. Il contenuto di tiocianati e acido ossalico deve essere basso.

 

Gli integratori in commercio non sono tutti affidabili, dovrebbero contenere Vitamina A, D ed E in un preciso rapporto. Per l’integrazione di calcio il migliore integratore è il carbonato di calcio, reperibile per uomo nelle farmacie.

 

Il cibo va fornito quotidianamente nelle giovani iguane e 4-5 volte a settimana negli adulti, l’ora ideale è in tarda mattinata.

 

 

Dieta Casalinga: deve essere costituita esclusivamente da ingredienti vegetali. Per il 90% da vegetali a foglia con più alto rapporto Calcio-Fosforo, il restante 10% da frutta e fiori senza antiparassitari nebulizzati (ibisco, nasturzio, viola, gerani, petali di rosa).

 

Il tutto va sminuzzato e tritato in modo tale che venga assunto omogeneamente e per aumentare la superficie di assorbimento del cibo nel tratto gastroenterico. Può essere preparata la quantità per una settimana e conservata in singoli sacchetti con la dose giornaliera in frigorifero. Alcuni vegetali a foglia possono essere lasciati interi per il terrario per spingere l’iguana alla ricerca del cibo.

 

Salute

Principali patologie:

 

Subito dopo l’acquisto di un’iguana si consiglia di portare il soggetto da un veterinario esperto in animali esotici, per verificare lo stato di salute del soggetto. Le principali patologie a cui potrebbe andare incontro sono:

 

- Costipazione intestinale, meteorismo, diarrea: Le cause possono essere un’alimentazione scorretta, insufficiente apporto idrico, MOM, ingestione di corpi estranei

 

- Ferite e ascessi: dovuto a liti con altri soggetti

 

- Gotta: Causati da errori dietetici (cibo ricco di proteine animali)

 

- Disecdisi: muta incompleta, dovuta a errori gestionali, assenza di un’adeguata bacinella d’acqua

 

- Malattia Ossea Metabolica (MOM): insufficiente produzione di Vitamina D dovuta a una dieta sbilanciata in calcio e a insufficiente radiazione UVB. Provoca deformazioni ossee e può portare a morte.

 

- Malattie respiratorie

 

- Parassitosi cutanee e intestinali

 

- Ustioni

Legislazione

L’iguana è nell’Appendice II del CITES, Allegato B. Richiede pertanto il rilascio del documento al momento dell’acquisto.


Dr. Fulvio Bottura DVM