Axolotl

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Habitat e distribuzione

 

L’Axolotl (Ambystomamexicanum) è una salamandra originaria del lago Xochimilco e del lago Chalco in Messico. Tali laghi, ad oggi, sono oramai quasi scomparsi , ridotti a canali di irrigazione o drenati  per arginare il problema delle continue esondazioni delle acque nel periodo  posteriore al 1500. Per questi motivi, oltre all’introduzione di specie alloctone invasive come pesci del genere Tilapia hanno portato l’Axolotl  ai margini dell’estinzione (criticallyendangered nella lista IUCN)* ed è stato inserito in Appendice II della CITES.

 

Caratteristiche

 Gli Axolotl sono una specie neotenica, ovvero raggiunge la maturità sessuale senza aver effettuato una completa metamorfosi. Questa caratteristica è legata alla mancata produzione di TSH da parte della tiroide. Somministrando sperimentalmente tiroxina (T4), si ottiene la completa trasformazione della forma larvale in forma adulta [Galton VA, 1992]. Gli Axolotl vengono inoltre utilizzati come modello animale per lo studio di patologie cardiache embrionali e per la loro spiccata capacità di rigenerare i tessuti danneggiati [Johnson K et al, 2018]. La maturità sessuale è raggiunta a circa un anno d’età. Seppur a metamorfosi incompleta, gli Ambystoma possiedono polmoni funzionali; è facile osservare esemplari in cattività risalire verso la superficie dell’acqua per inspirare aria diverse volte al giorno. Animali longevi, possono raggiungere i 15 anni d’età ed i 25 cm di lunghezza.

Gestione in cattività

Pur non essendo complessa, la gestione degli Axolotl in cattività richiede particolari attenzioni. In primis ricordiamo che per una coppia di esemplari adulti il volume minimo di un acquario dovrà essere di 100 litri. Un volume d’acqua  inferiore causerebbe un precoce inquinamento dell’acqua con elevati valori di nitriti e rifiuti azotati. Anche la qualità dell’acqua è importante: l’ideale è l’utilizzo di un’acqua di durezza media con abbondanza di Sali di calcio e magnesio (spesso l’acqua di rubinetto si avvicina a questi valori), ma attenzione a lasciare evaporare il cloro disciolto almeno per 12 ore. Il ph ideale si aggira attorno a 7-7,5. Fondamentale l’utilizzo di un buon filtro per mantenere una buona ossigenazione dell’acqua ed una buona clearance delle sostanze azotate prodotte dai soggetti ospitati. Parametro essenziale è la temperatura: il range ideale va dai 5-8 C° di inverno e dai 26C° d’estate. Temperature superiori ai 27C° sono dannose e causano rigurgito, stress, con conseguente anoressia e cachessia. Indispensabile un sistema di refrigerazione dell’acqua se la temperatura dell’acqua supera tali valori (personalmente consiglio di mantenere una t° costante di 20-22C°).

Arredamento

Altre caratteristica importante per evitare stress nei soggetti stabulati è un arredamento ricco di piante e nascondigli, dove gli animali possono nascondersi e ripararsi dalla luce eccessiva. Come piante si possono utilizzare esemplari di Trapa natans, Eichhorniacrassipes e kabomba spp.

Un fondale costituito da ciottolini non taglienti di almeno 3 cm l'uno è preferibile alla sabbia ed al ghiaietto, in quanto quest'ultimo può causare pericolose costipazioni se ingerito.

Alimentazione

In natura gli Axolotl si nutrono di piccoli pesci, invertebrati e molluschi. In cattività si possono fornire alimenti freschi o decongelati. Come alimenti freschi si possono offrire vermi di terra, lumache sgusciate e larve di zanzara (Chironomus), pezzetti di pesce fresco; un’ottima alternativa può essere l’acquisto di pesciolini (Acquadelle) congelate che vengono normalmente vendute per fritture miste. Importante scongelarle adeguatamente e dare solo la quantità di cibo che può essere consumata per evitare fenomeni di putrefazione e di inquinamento dell’acqua. Come frequenza di pasti in un adulto è consigliato non superare le 2-3 somministrazioni a settimana. Per evitare parassitosi a volte molto gravi, non utilizzare mai cibo vivo recuperato in natura, in quanto possono albergare forme larvali di Nematodi, protozoi e altri patogeni.


Dr. Alessandro Vetere DVM - GPCert